Cap 1: LA COUR - LA CORTE



LE CHANT DE L’ANGE

Il mio nome è Uriel, il Guardiano del Cancello Ovest,
e vi voglio raccontare una storia.

LA COUR
LA CORTE

Sono uno dei quattro Principi più vicini ai nostri due Sovrani.
Un Re e una Regina, i veri regnanti di un Impero che copre i mondi conosciuti e sconosciuti.
Un Impero sorretto dall’Amore, dall’Amicizia, dall’Armonia, elementi tanto imponenti quanto fragili.
Il nostro Re è un sovrano gentile, dotato di uno sguardo che sa vedere lontano.
E’ un architetto di strategie spesso incomprensibili, ma in nessun caso vane.
Determinato e sicuro, è tanto paziente quanto severo.
Può sembrare contraddittoria questa mia descrizione, ma noi tutti lo amiamo per questo, da sempre.
La Regina è decisamente meno ermetica, spesso è lei che fa’ da tramite tra il Sovrano e le decisione da lui prese.
I suoi modi comunicativi traducono quello che sembrano spesso ordini insensati.
Ma la Regina non ha semplicemente il ruolo di mediatrice.
E’molto di più.
Il suo aspetto è delicato: due grandi occhi color terra, capelli spesso raccolti in una lunga treccia, che poche volte scioglie.
Ama vestirsi di veli azzurrini molto ampi in cui si avvolge.
Questa figura fatata non nasconde comunque ciò che la lega al Sovrano: una tempra rocciosa.
Siamo governati da due esseri che hanno la capacità di camminare sul confine più sottile, più instabile.
Intorno a questi due personaggi ruota una Corte formata da Principi e Principesse, di ranghi e ruoli diversificati.
Ruoli e ranghi flessibili ed intercambiabili.
Esistono dei Maestri: Guide che accompagnano o addestrano tutti coloro che affrontano discipline o ruoli che fino a quel momento non conoscevano.  
Così si possono trovare gruppi di artisti, artigiani, tecnici, guerrieri, musicisti, messaggeri, e via di seguito.
Ma vi prego, non crediate di avere a che fare con una Corte dove si sente parlare sottovoce o ci si inchina ogni volta che il Re o la Regina appaiono, anche solo in lontananza.
Troppe leggende sono nate intorno a noi.
Inoltre, ci sono Principi che lavorano a strettissimo contatto con i Sovrani, tra questi ci sono anche io.
Gli altri sono: Raphael, occhi a mandorla nerissimi, carattere mite, sensibile e sempre pronto al sorriso. Lo scienziato di corte, occupato ad inventare nuove medicine, nuove cure, nuovi intrugli.
Attività che lo rendono oggetto di scherno da parte nostra.
Ha un laboratorio continuamente fumante, con alambicchi e pentoloni in perpetua ebollizione.
Non perde mai occasione di usarci come cavie per le sue invenzioni.
Michael, i suoi colori sono chiarissimi: pelle luminosa, capelli lunghi biondissimi, con due occhi quasi trasparenti vivaci che tradiscono un temperamento nervoso, burbero e irascibile.
In lui brucia il fuoco del vero guerriero, sempre pronto alla battaglia.
E poi c’è il meraviglioso Gabriel, è così che ne avrete sentito parlare,
e credo non a torto. 
E’ il più vicino al Re, e questa vicinanza lo rende ancora più regale e altero di quanto non lo sia in realtà.
Parla a voce bassa con calma, i suoi modi sono sempre tesi a mettere a proprio agio l’interlocutore. Parlargli o avvicinarlo mette comunque soggezione anche a noi che gli siamo  fratelli.
Mi diverto spesso ad osservare gli sguardi o i mormorii che si scatenano intorno a lui quando lo si vede passare: tutti lo guardano con ammirazione, abbassando la voce, perché C’è Gabriel!
Questo dipende dal fatto che non lo si vede così spesso come noi altri.
E’ con Michael che invece passa molto del suo tempo.
Michael gli è davvero affezionato.
Ma oltre noi quattro un tempo c’era un quinto Principe.

Il suo nome è Xantyan.